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JUANTORENA SULL’ULTIMA BATTUTA DEL MATCH DI ROMA: “SOLO UNA SFIDA CON ME STESSO, NON VOLEVO OFFENDERE NESSUNO”
Roma, 11 dicembre 2011
Il finale del match odierno al Palazzetto dello Sport di Roma è stato contraddistinto da fischi e cori all’indirizzo di Osmany Juantorena da parte del pubblico capitolino. L’mvp di M. Roma Volley-Itas Diatec Trentino ha infatti provato a chiudere la propria ottima rotazione al servizio effettuando sul primo match ball per l’Itas Diatec Trentino un battuta differente dal solito: non al salto di potenza ma alla coreana, con una traiettoria che è andata a sfiorare il soffitto dell’impianto.
Il gesto è stato immediatamente considerato al pari di un affronto rispetto a pubblico e squadra avversaria ma è un’ipotesi che lo stesso Osmany smentisce categoricamente. “Voglio chiarire che quella battuta non voleva essere assolutamente uno sberleffo, né alla squadra di Roma né al pubblico – afferma - ; in allenamento provo spesso questo tipo servizio e mi ero ripromesso prima o poi di farlo anche in gara sfidando me stesso a mo’ di scommessa con i miei compagni. L’occasione propizia è capitata stasera a Roma solo perché sia la situazione di punteggio sia il tipo di palazzetto in cui si giocava lo consentivano. Mi spiace tanto se qualcuno si è offeso ma non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno”.
and translation:
On the last beat of Juantorena MATCH OF ROME: "ONLY A CHALLENGE WITH MYSELF, I did not want to offend anyone"
Rome, December 11, 2011
The final match today at the Sports Palace in Rome was marked by boos and chants at the Osmany Juantorena Capitoline by the public. The mvp of M. Itas Trentino Volley Diatec Rome has in fact tried to close its excellent service, making the rotation on the ball for the first match Itas Trentino Diatec a joke different from the usual power but not to jump to the Korean, with a trajectory that has gone touching the ceiling of the arena.
The gesture was immediately considered like an affront to the public and from the opposing team but it is a hypothesis that the same Osmany categorically denies. "I want to clarify that the joke did not want to be absolutely a slap in the face, or the team to Rome or to the public - he says -; in training I often feel this service and I had promised myself to do it sooner or later in the race by challenging myself to mo 'bet with my friends. The occasion is propitious happened tonight in Rome only because the situation is the type of scoring building in which he played so permitted. I'm so sorry if anyone was offended but it was not my intention to disrespect anyone. "